storie dall'oscuro viandante

  1. Filippo Bruno Mattei: Cronache dal medioevo
    racconto a puntate basato su fatti reali e personaggi realmente esistiti .. i cui discendenti vivono tutt'ora

     
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    Una sera di molti inverni fà..
    quando i nonni dei tuoi trisnonni erano bambini..

    Mio padre, tornando dai boschi ad est delle colline, dove teneva la "sua personale"riserva di caccia, fuori sulle colline Toscane che portavano verso Lucca;
    in barba al Granduca Leopoldo

    Varcò la soglia trascinando un magnifico maschio di cervo..
    il dardo con ci lo aveva colpito penzolava ancora dal suo ventre pingue e al pelo morbido..
    Ci avrebbe sfamato per buona parte dell'inverno che era agli sgoccioli, ma gelava ancora gli angoli della capanna...

    Mi tirò il suo coltello e mi disse di aiutarlo a scuoiarlo..
    ero nell'età di passaggio.. presto sarei passato ai pantaloni lunghi.. ed avrei ricevuto il mio coltello..
    era un simbolo di famiglia.. di padre in figlio..
    quando egli diveniva uomo il padre consegnava il coltello , che era sempre affilato come un rasoio, nelle mani del figlio primogenito..
    che avrebbe continuato il lavoro del padre e protetto la famiglia..


    Mio padre.. che in quell'epoca era stato bandito dal reame..e doveva viver con noi, la sua famiglòia fuori dalle cinta delle mura...

    èra.. ed era stato uno Stregone
    un Cerusico , un Alchimista.. chiamatelo come volete..

    Oggi la gente non crede più in queste cose...

    Firenze era un posto duro dove vivere..la peste aveva circondato le mura e le aveva oltrepassate...

    Lorenzo De Medici faceva il bello e il cattivo tempo, nella città più famosa d'italia.. e il papa..ed il suo trono erano già ad Avignone..
    Roma era lontana .. e il papato aveva una grande influenza..

    Mio Padre diceva di aver ereditato il dono dl suo..e che un giorno lo avrei avuto anche io..
    non si trasformava in pipistrello ne volava..

    ma sapeva curare ogni tipo di ferita.. e compiere prodigi che sfioravano il paranormale..
    a quei tempi si diceva stregoneria.. e aveva rischiato la forca e il rogo più di un avolta..

    ma essendo nobile .. anche se in miseria, il granducato lo aveva protetto ogni volta..

    poichè era uomo di buoni principi e dedito al bene..
    ma ormai le mura erano lontane.. la residenza di
    Famiglia.. fuori di priori era abbandonata, e ipoteata.. ..

    e sarebbero passati ancora anni prima che uno di noi , tornasse A vivere in quei saloni..

    Erano tempi duri,,e incredibili..

    tempi in cui si credeva in molte cose, e s ne vedevano molte altre..
    i saraceni arrivavano da nord.. in città c'erano facce strane ..e anche io..
    col mio nome.. e il mio rango.. non passavo inosservato..

    ero ripudiato dagli altri nobili..
    mi riteneva un sangue sporco.. la mia nobiltà era decaduta per loro.. avevo mischiato il mio sangue al quello gitano.. o meglio mio nonno lo aveva fatto....
    e cosi facendo aveva reso, secondo i puristi di Firenze impuro il mio sangue..
    ma il titolo rimaneva valeva ancora qualcosa.. anche se a fame era grande..

    Mi battevo . ogni giorno.. per l'onore..
    per lavare l'onta di uno sguardo troppo audace posato dagli uomini su mia madre...

    era bella come un fiore raro.. mio padre l'amava più i ogni altra cosa..
    ricordo il suop profumo i giglio..
    e la u apelle d'ambra.. e i suoi occhi..
    occhi che sono come i miei..

    Ogni giorno era una sfida.. e un mistero..

    Quell'inverno sarei diventato uomo.. e mio padre mi avrebbe introdotto ai segreti dell'ordine di cui faceva parte la mia famiglia..

    Ero eccitato e desideroso di dimostrare il mio valore..
    sciocco e col fuoco negli occhi come tutti i giovani.. ma avrei avuto un precettore con me.. h emi avrebbe insegnato la via.. la giusta via.. facendo di me quello che sono adesso..

    Chi sono io?

    Sono Filippo Bruno Mattei...

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